Oggi parliamo di  “BELLEZZA RUGHE E RADIOFREQUENZA.”

“La bellezza salverà il mondo” diceva Dostoevskij.

“Il bello è il simbolo del bene morale” sosteneva Kant.

“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma d’attesa” asseriva Gibran Kahalil.

“La bellezza è la  lettera di raccomandazione” affermava Aristotele.

“La bellezza si vede, mentre il fascino si sente” sosteneva Roberto Gervaso.

La sicurezza in noi stessi ci assicura la piacevole sensazione di essere belli e quindi di avere fascino, qualità che fa sentire un maschio invincibile e una femmina irresistibile.

Inoltre il guardare qualcosa di bello libera endorfine e ci fa stare bene.

Una pelle bella e sana è compatta, luminosa ed uniforme, setosa e morbida.              

Però nel corso della vita il nostro viso subisce dei cambiamenti visibili: compaiono e si accentuano le rughe, l’ovale del viso muta i suoi contorni, la pelle perde la sua normale elasticità provocando borse sotto agli occhi, afflosciamento delle guance e rilassamento del collo; il colorito si fa meno brillante e compaiono macchie, la grana si inspessisce dando la sensazione di ruvidità o al contrario di estrema sottigliezza.

Il segno più evidente di invecchiamento è la comparsa di rughe sul viso.

Ma come vengono interpretate dagli altri? 

Un sondaggio condotto su un campione di oltre mille uomini dai 16 ai 65 anni, in maggioranza di classe sociale media (77%) e istruiti (58% con almeno un diploma di scuola superiore) ha evidenziato che davanti ai segni del tempo sul volto delle donne, i maschi italiani usano due pesi e due misure: La moglie ha le rughe? E’ vecchia e si trascura. Ce le ha la mamma? Segno di una vita di fatiche che merita amore e tenerezza. (indagine della Demoskopea per una ditta cosmetica francese   in occasione del lancio in Italia di un nuovo prodotto anti-aging, AdnKronos Salute).

Ridare giovinezza al  viso è quindi una “magia”  che contribuisce significativamente  a migliorare la qualità della vita.

MA QUANDO AHIMÈ CI SONO ORMAI LE RUGHE COSA FARE?

Si può intervenire con un approccio “curativo” per attenuare la deformazione cutanea e stimolare il rinnovamento della pelle  con la Radiofrequenza  (RDF), terapia non invasiva e non dolorosa molto efficace, che agisce sfruttando l’effetto biologico del calore endogeno (prodotto dall’interno) che si sviluppa col suo passaggio nei tessuti (diatermia).

Il rimodellamento dei tessuti e l’effetto “lifting” si protrae per mesi dopo la Radiofrequenza con una vera sferzata di ritmo all’ecosistema pelle, che riattiva i suoi naturali meccanismi riparativi con il beneficio massimo anche dopo 4-6 mesi.

Questa terapia, eseguita con apparecchi elettromedicali utilizzati da medici esperti e preparati, come tutte le tecniche di medicina estetica non invasiva da al paziente la sicurezza di migliorare il proprio aspetto senza cambiarsi, cioè senza “trasformarsi” perdendo la propria identità, ma con risultati evidenti non solo subito ma anche a distanza nel tempo.

Dott.ssa Giuseppina Martinoli

Medico Chirurgo – Med. Estetica non Invasiva


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