Aiuto, il mio bambino sta soffocando! Cosa posso fare?

L’inalazione di corpi estranei è causa, ogni anno, di circa il 27% di tutte le morti accidentali dei bambini sotto i quattro anni di età; più del 50% di tale emergenza riguarda bambini di età compresa tra i 2 mesi e i 2 anni di vita. Per quanto sembri impossibile, in Italia muoiono, per cause legate all’ostruzione delle vie aeree, circa 50 bambini ogni anno, uno ogni settimana e la maggior parte dei decessi avviene non tanto a causa dell’oggetto ingerito, ma soprattutto per l’incapacità di chi sta accanto a loro di intervenire nel modo più corretto.

L’istinto ci porta a compiere spesso manovre assolutamente inadeguate o pericolose, come prendere il bambino per i piedi e strattonarlo come un sacco di patate o peggio mettere le dita in bocca tentando di rimuovere ciò che gli impedisce di respirare, con il rischio enorme di spingerlo ancora più giù.

Principale responsabile di un’ostruzione è di solito il cibo (caramelle, confetti, uva, olive, noccioline, “cicche”) ma anche piccoli oggetti come parti di giocattoli, monete, palline, dadi, tappi delle penne e dei pennarelli, batterie a pastiglia e così via, tutto ciò che un bambino piccolo può decidere di “assaggiare”.

Considerando però che la mancanza di respirazione e quindi di ossigeno per più di 4 minuti può causare danni cerebrali e morte è fondamentale un intervento tempestivo. 

Meglio ancora sarebbe utile prevenire il soffocamento con un poco di buon senso soprattutto per quanto riguarda i bambini: tagliare loro il cibo in pezzi piccoli, insegnare a masticare lentamente e a non parlare o ridere mentre si mastica, impedire loro di correre o giocare mentre mangiano e così via ma non solo.

I bambini molto piccoli che gattonano o iniziano a camminare in autonomia sono curiosissimi e attirati da tutto ciò che trovano a loro portata di mano. Ho personalmente aiutato bambini che sono riusciti ad ingoiare spilli (nel tentativo di imitare la mamma sarta), canfora in cubetti per gli armadi (non assomiglia a una caramella dal gusto forte?) e così via. Per questo è importante tenere oggetti di piccole dimensioni lontani dalla portata dei bambini con meno di 3 anni e la massima sorveglianza.

Ma come intervenire quando si scatena l’emergenza?

L’unica manovra consigliata dall’American Heart Association europea e dalla Croce Rossa Europea in casi di soffocamento da oggetto estraneo è la manovra di Heimlich, spesso vista nei film (come in Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre – con Robin Williams) e basata su una serie di decise spinte addominali esercitate sotto il diaframma

in modo di sollevarlo e creare un effetto “vulcano” per ottenere l’espulsione del corpo estraneo dalla gola.

La manovra di Heimlich però non è consigliata sui bambini piccoli. 

Nei bambini di età inferiore all’anno di vita:

  • chiamare subito il 118 e nell’attesa posizionare il bambino a faccia in giù, lungo l’avambraccio che appoggiamo da seduti sulla nostra coscia, con la testa verso il basso e dare 5 colpi tra le scapole;
  • se la situazione non si risolve girare il bambino sulla schiena e procedere con 5 massaggi con due dita al centro del torace spingendo giù e su ritmicamente.

In bambini da un anno in su

  • dare sulla schiena 5 colpi tra le scapole con il palmo della mano;
  • se non succede nulla, mettersi alle spalle del bambino, passare le braccia sotto le sue e unendo le mani tra la fine del suo torace (sotto lo sterno) e l’ombelico dare 5 spinte addominali tirando dal davanti all’indietro, verso l’interno e verso l’alto (come volendo scrivere una “J”) 
  • far chiamare immediatamente il 118 e proseguire alternando 5 colpi tra le scapole e 5 spinte addominali

Questa manovra è estremamente efficace! Finchè il bambino è in grado di respirare e tossire, è possibile che la situazione si risolva spontaneamente lasciandoci solo il ricordo di un enorme spavento. Se l’ostruzione persiste e il bambino non riesce più a piangere o a respirare è necessario intervenire con manovre di rianimazione cardiopolmonare (PBLS, Pediatric Basic Life Support). 

E come faccio se non le conosco?

  • Ricordo che è un’emergenza ed è naturale essere presi dall’agitazione o dal panico e non saper cosa fare. Errore è correre in macchina al pronto Soccorso. Il tempo perso nell’intervenire direttamente in aiuto al bambino è spesso causa di gravi conseguenze. Chiamate subito il 118! Chi risponde al telefono spiegherà e guiderà chi è con il bambino nell’eseguire le manovre indispensabili intanto che sopraggiunga l’ambulanza.

Dott.ssa Martinoli


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